Tecniche di I livello

 

Tecniche di I livello

 

Il Centro Merclin è un Centro di Procreazione Medicalmente Assistita di II livello: questo vuol dire che offriamo alla coppia la possibilità di sottoporsi sia a tecniche più semplici (di I livello) che tecniche più avanzate (di II livello), più complesse ma senz’altro più efficaci.
La terapia più indicata sarà suggerita caso per caso dai nostri esperti, all’inizio del percorso personalizzato; in base alla storia clinica dei pazienti, l’Inseminazione Intrauterina – che è una tecnica di I livello – potrebbe infatti rappresentare una valida soluzione per la coppia.

Il Centro Merclin è un Centro di Procreazione Medicalmente Assistita di II livello: questo vuol dire che offriamo alla coppia la possibilità di sottoporsi sia a tecniche più semplici (di I livello) che tecniche più avanzate (di II livello), più complesse ma senz’altro più efficaci.
La terapia più indicata sarà suggerita caso per caso dai nostri esperti, all’inizio del percorso personalizzato; in base alla storia clinica dei pazienti, l’Inseminazione Intrauterina – che è una tecnica di I livello – potrebbe infatti rappresentare una valida soluzione per la coppia.

Inseminazione Intrauterina (IUI)

 

La tecnica più semplice di PMA per preparazione ed esecuzione è l’Inseminazione Intrauterina (IUI), che prevede l’introduzione, tramite uno strumento apposito, del liquido seminale all’interno della cavità uterina: lo scopo è quello di accrescere la densità dei gameti laddove dovrà poi avvenire la fecondazione.
In particolare, si cerca di incrementare dapprima il numero di ovociti (correggendo eventuali disfunzioni ovulatorie), e in seguito degli spermatozoi che riescono a raggiungere le tube, superando la barriera cervicale.

Quando è consigliata l’Inseminazione Intrauterina?

 

Per quanto oggi sia ritenuta meno efficace delle tecniche di II livello, l’Inseminazione Intrauterina può offrire in alcuni casi buone probabilità di successo.
È consigliata nei casi in cui l’infertilità di coppia sia da ricollegare a impotenza, disfunzione erettile ed eiaculazione retrograda nell’uomo oppure, nella donna, a una lieve endometriosi e a vaginismo; ma anche a problematiche che possono interessare entrambi i partner, come l’infertilità idiopatica e ricollegabile a fattori psicologici, oppure malattie virali e cause immunologiche che rendono necessario un pre-trattamento del liquido seminale.
Per poter eseguire l’Inseminazione Intrauterina, è inoltre necessario che la paziente presenti una regolare struttura delle tube e che il liquido seminale rispetti i criteri stabiliti dai nostri esperti.

Come si svolge l’Inseminazione Intrauterina?

 

L’Inseminazione Intrauterina può essere eseguita in ambulatorio e risulta completamente indolore per la donna. Data la minor complessità della tecnica, lo svolgimento prevede meno passaggi da eseguire però con un certo tempismo, perfettamente calcolato dai nostri esperti.
In primo luogo, avviene un attento monitoraggio della crescita follicolare spontanea o stimolata da farmaci; una volta individuati follicoli di diametro sufficiente, viene poi indotta l’ovulazione nella paziente, attraverso la somministrazione della Gonadotropina Corionica Umana (HCG), una glicoproteina ad attività ormonale.
È a questo punto che il liquido seminale del partner, preparato in laboratorio, viene trasferito nella cavità uterina utilizzando un sottile catetere atossico.
Una volta avvenuta l’inseminazione, la paziente seguirà una terapia di sostegno della fase luteale per sostenere l’endometrio (la mucosa interna dell’utero).
Circa due settimane dopo verrà infine effettuato l’esame della beta HGC per verificare il successo del trattamento e l’auspicabile inizio della gravidanza.

Inseminazione Intrauterina (IUI)

 

La tecnica più semplice di PMA per preparazione ed esecuzione è l’Inseminazione Intrauterina (IUI), che prevede l’introduzione, tramite uno strumento apposito, del liquido seminale all’interno della cavità uterina: lo scopo è quello di accrescere la densità dei gameti laddove dovrà poi avvenire la fecondazione.
In particolare, si cerca di incrementare dapprima il numero di ovociti (correggendo eventuali disfunzioni ovulatorie), e in seguito degli spermatozoi che riescono a raggiungere le tube, superando la barriera cervicale.

Quando è consigliata l’Inseminazione Intrauterina?

 

Per quanto oggi sia ritenuta meno efficace delle tecniche di II livello, l’Inseminazione Intrauterina può offrire in alcuni casi buone probabilità di successo.
È consigliata nei casi in cui l’infertilità di coppia sia da ricollegare a impotenza, disfunzione erettile ed eiaculazione retrograda nell’uomo oppure, nella donna, a una lieve endometriosi e a vaginismo; ma anche a problematiche che possono interessare entrambi i partner, come l’infertilità idiopatica e ricollegabile a fattori psicologici, oppure malattie virali e cause immunologiche che rendono necessario un pre-trattamento del liquido seminale.
Per poter eseguire l’Inseminazione Intrauterina, è inoltre necessario che la paziente presenti una regolare struttura delle tube e che il liquido seminale rispetti i criteri stabiliti dai nostri esperti.

Come si svolge l’Inseminazione Intrauterina?

 

L’Inseminazione Intrauterina può essere eseguita in ambulatorio e risulta completamente indolore per la donna. Data la minor complessità della tecnica, lo svolgimento prevede meno passaggi da eseguire però con un certo tempismo, perfettamente calcolato dai nostri esperti.
In primo luogo, avviene un attento monitoraggio della crescita follicolare spontanea o stimolata da farmaci; una volta individuati follicoli di diametro sufficiente, viene poi indotta l’ovulazione nella paziente, attraverso la somministrazione della Gonadotropina Corionica Umana (HCG), una glicoproteina ad attività ormonale.
È a questo punto che il liquido seminale del partner, preparato in laboratorio, viene trasferito nella cavità uterina utilizzando un sottile catetere atossico.
Una volta avvenuta l’inseminazione, la paziente seguirà una terapia di sostegno della fase luteale per sostenere l’endometrio (la mucosa interna dell’utero).
Circa due settimane dopo verrà infine effettuato l’esame della beta HGC per verificare il successo del trattamento e l’auspicabile inizio della gravidanza.

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